di Francesca Giannone
Agnese e Lorenzo amano il saponificio. Gliel'ha insegnato il nonno e lì si sentono a casa. Il nonno l'ha creato dal nulla ed ora sta trasmettendo ai nipoti le conoscenze, la sua esperienza e, soprattutto, la passione.
Agnese e Lorenzo imparano le composizioni, le essenze floreali, i profumi, le consistenze, si inventano le immagini per la pubblicità. I ragazzi sono giovani, ma imparano in fretta.
Chi invece non è per niente interessato al saponificio è il padre, lo subisce come se fosse una condanna. Lui, avrebbe voluto fare altro. A lui, quando in cantina c' è l'odore della sansa, viene da vomitare.
Perciò decide di vendere tutto, per potersi dedicare a qualcos'altro.
Quando lo comunica ai ragazzi è come un terremoto, ma come? Il saponificio per noi è casa. Come hai potuto venderlo? A noi non hai pensato?
Lorenzo se ne va sbattendo la porta, deciso a ritornare quando avrà trovato i soldi per ricomprare il saponificio.
Agnese resta, non riesce a separarsene, è la sua casa, anche se ora sarà sotto padrone.
L' uno non comprende la scelta dell' altro, loro, che erano sempre stati uniti, ora non si capiscono più.
Ognuno sente la mancanza dell' altro ma le loro scelte li portano ad allontanarsi.
Francesca Giannone ci racconta dell' amore, della pazienza e della protesta. Ci racconta di due fratelli che si separano e ne soffrono.
Agnese e Lorenzo riusciranno a ritrovarsi?
Lorenzo sceglie la protesta e la rabbia, Agnese la pazienza e la sottomissione.
Chi dei due si salverà?
Immagini create con l'AI