L'oceano quando tu non ci sei

di Mark Lowery

Mark Lowery in ‘L’oceano quando non ci sei’ ci racconta di Martin, 13 anni, che un sabato mattina esce all’alba in gran segreto insieme a suo fratello più piccolo, Charlie.

 

Vuole tornare in quel piccolo paesino della Cornovaglia dove sono stati l’estate scorsa. Una vacanza eccezionale, la più bella della loro vita, dove ogni giorno con l’alta marea, riuscivano a vedere un delfino. Naturalmente sono in incognito, perché i loro genitori sicuramente non sarebbero stati d’accordo.

 

Inizia così un viaggio avventuroso per tornare in quel porticciolo a vedere di nuovo il delfino.

 

Charlie è un bambino speciale, è nato prematuro.

 

 

Se Martin dovesse fare una descrizione di Charlie potrebbe essere così:

 

“Occhio pigro, testa enorme, russa come una motosega, si ammala spesso, gusti strani in fatto di cibo, pessima memoria, sempre senza fiato per via dell’asma, magrolino, sfacciato, non riesce a fare niente da solo né a concentrarsi per più di due secondi, il suo cervello funziona alla rovescia, nessuna percezione del pericolo. Migliore amico dell’universo conosciuto.”

 

“Cerco sempre di aiutarlo con i compiti. A scuola fa fatica, perché non riesce a concentrarsi sulle cose ed è un po’ iperattivo.

 

 

La mamma dice che capita, ai bambini prematuri. Ha discussioni continue con gli insegnanti, perché non si può pretendere che impari come tutti gli altri, giusto? E se gli lasciassero usare l’immaginazione, invece di ficcargli in quella testolina un sacco di informazioni inutili, allora forse avrebbe una possibilità nella vita.

 

Mamma è molto suscettibile quando si tratta di Charlie. E ha ragione: le persone pensano che sia tonto, ma da un certo punto di vista è super sveglio. E’ solo che le sinapsi del suo cervello sono collegate in modo differente, tutto qui.”

 

 

 “Qualche anno fa la mamma mi ha detto che sono il migliore fratello maggiore del mondo. E’ stato fantastico sentirmelo dire, anche se io non la vedo così.

 

Charlie è un bel tipo, ma a volte sembra un gattino smarrito: attraversa la vita col suo passo incerto, confuso e ignaro di ciò che gli succede intorno. Non è che sono una brava persona o chissà che. Devo aiutarlo e basta.

 

Tuttavia, lui non vuole sempre che io l’aiuti. Gli piace fare le cose a modo suo. La mamma dice che è uno spirito libero, ma io lo definirei più uno svitato. Nell’accezione migliore del termine, naturalmente.”

 

 

 

Riuscirà Martin a destreggiarsi tra controllori dei treni, loschi passeggeri e una strana ragazza dai capelli azzurri?

 

Mark Lowery ci racconta di come la diversità possa diventare una ricchezza.

 

Ma ci racconta anche del coraggio e dell’osare: mentre gli adulti sembrano essersi arresi, Martin si mette in viaggio e ci insegna la cosa più importante.

  

Riuscirà Martin a rivedere il delfino?

E perché ritrovarlo è così importante?

 

Un libro adatto agli adulti, prima di proporlo a dei ragazzi.


Immagini create con l'AI