Saggi sul principio femminile
AA.VV. Collana Temenos
Persiani Editore, 2020
Si può essere donna in modo autentico e creativo?
Questo libro tenta di presentare alcuni esempi di donne affascinanti e complesse, come le artiste Niki de Saint Phalle e Margaret Keane, la scultrice Camille Claudel e la scrittrice Marguerite
Yourcenar ...
C'è anche un mio contributo su quali sono le coppie che fanno crescere e quali invece quelle che, per mantenersi tali, bloccano l'individuazione dei partners.
Una raccolta a più voci che si propone di affrontare da diverse angolazioni il tema del femminile, inteso non solo come identità di genere, ma anche come principio archetipico.
Quest’argomentazione multiforme si fonda su una base comune, ossia uno dei caratteri principali della teoria dell’inconscio collettivo di Carl Gustav Jung: il rapporto tra Animus e Anima,
componenti astratte che formano l’archetipo del Sé e mediatori tra Io e Inconscio.
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Una lettura simbolica secondo la psicologia analitica
di Paola Palmiotto
Persiani editore, 2009
Alcuni miti sumeri sono interpretati come se fossero dei sogni. Gli dei sumeri ci mostrano una mitologia dove non c'è più l'archetipo della Grande Madre e dove non c'è ancora la supremazia incontrastata di Zeus. Il dio Enki, "colui la cui parola è giusta", rappresenta il maschile del pre-patriarcato. Ciò che lo caratterizza non è il conflitto, non è lo scontro, ma piuttosto la saggezza, l'integrazione di parti diverse, la capacità di trovare soluzioni altre.
"Ci sono due tipologie di eroi, l'eroe solare che combatte il mostro e conquista nuovi poteri, metafora dell'Io nascente che si differenzia dalla madre, e l'eroe lunare che scende nell'inconscio e si riconcilia al Sè, acquisendo rinnovamento e saggezza."
(da L'eroe dai mille volti di J. Campbell)
"Inanna riesce così a salvarsi, può ritornare dal mondo degli Inferi, ma a un prezzo, deve trovare un sostituto che scenda al posto suo.
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di Susanna Tamaro
Bompiani, 2013
Per presentarvi questo libro ne ho scelto alcuni brani:
"... Sono nata in uno dei giorni con meno luce dell'anno, nel cuore più profondo della notte. ... avevo orecchie sempre tese, sempre in ascolto, capaci di percepire anche il più piccolo scricchiolio del mondo.”
“Con Gianna eravamo felici ... Gianna ci faceva sentire amati.
Poi, un giorno, nell'autunno della mia terza elementare, il campanello rimase muto.
"Gianna non arriva" dissi timidamente. E lei, senza interrompere la sua attività, rispose: "Gianna non verrà mai più".
Risale a quell'epoca l'affacciarsi, nei miei pensieri, di una nuova categoria mentale, quella del vuoto. Prima una cosa c'era, poi non c'era più. Non era ben chiaro per quale ragione ciò avvenisse, ma era altrettanto chiaro che era un insidia di cui bisognava assolutamente tenere conto."
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Storia vera di Enaiatollah Akbari
di Fabio Geda
Dalai editore, 2012
Questo libro è la storia del viaggio di Eniat, che a 10 anni (forse) parte dall’Afganistan, attraverso l’Iran, la Turchia e la Grecia fino ad arrivare in Italia. Eccone qui alcuni brani:
"… Come si fa a cambiare vita così, Eniat? Una volta ho letto che la scelta di emigrare nasce dal bisogno di respirare. E’ così. E la speranza di una vita migliore è più forte di qualunque sentimento. Mia madre, ad esempio, ha deciso che sapermi in pericolo lontano da lei, ma in viaggio verso un futuro differente, era meglio che sapermi in pericolo vicino a lei, ma nel fango della paura di sempre."
"… Hai avuto paura?
Hamid ha smesso per un secondo di impilare le scatole di riso e legumi. S’è fermato, immobile. Non ho mai paura, Eniat, ha detto. E ho sempre paura. Non so più distinguere una cosa dall’altra."
"... Al tramonto ha indicato il mare e ci ha detto: la Grecia è in quella direzione, buona fortuna."
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