di Fernando Aramburu
Fernando Aramburu nel libro “I rondoni” ci racconta di Toni, professore di filosofia di 54 anni che vive a Madrid. Divorziato con un figlio che non capisce, ha deciso di togliersi la vita tra un anno esatto da oggi. Non ha malattie, è solo deluso dalla vita e da sé stesso. Vive con un cane, Pepa, unico lascito dalla sua separazione con Amalia ed ha un amico, Bellagamba, che incontra al bar per fare quattro chiacchiere.
“Credo in poche cose che mi danno piacere e che sono quotidiane e visibili. Credo in cose come l’acqua e la luce. Credo nell’amicizia del mio unico amico e nei rondoni che, malgrado l’aria inquinata e il rumore, tornano ogni anno in città, anche se ho il sospetto che ce ne siano sempre meno.”
di Enrico Galiano
Gioia è una ragazza di 18 anni, fragile e ribelle, piuttosto che omologarsi preferisce stare dall' altra parte: quella dei diversi e degli sfigati.
Qualcuno l' ha già conosciuta in 'Eppure cadiamo felici'.
Le piace fare domande, è curiosa del mondo. Fortuna che a scuola c'è il professore Bove, che con le sue strane lezioni riesce a stupirla, le dà alcune risposte. E' il suo faro nel mare in tempesta.
di Enrico Galiano
Enrico Galiano ci racconta la storia di Pietro e dei suoi due padri.
Nando che se n’è andato quando Pietro aveva 8 anni senza dare alcuna spiegazione, così, scomparso. Ieri c’era e la mattina dopo non c’era più. Non è che quando c’era fosse poi molto presente …
E poi c’era Paco.
“Non lo vedevo spesso quando ero bambino. Quel poco però mi bastava. E quando Nando se ne andò, decisi che era Paco il mio vero papà. Il suo studio era pieno di atlanti e di libri di geografia, e quando stava con me mi raccontava sempre di luoghi lontani e meravigliosi.”
di Matteo Bussola
Cosa può fare un padre di fronte alla fragilità di un figlio anoressico?
"Siamo Ulisse e Telemaco all'incontrario, il padre che attende il ritorno del figlio squassato dai flutti più pericolosi, quelli delle aspettative disattese, dei sensi di colpa che piegano la schiena, del non sentirti all’altezza del mondo, del non sentirmi all'altezza di te."
Un padre ingegnere che cerca di applicare le sue conoscenze alle crepe della psiche del figlio, e ne esce disorientato.
di Enrico Galiano
Teo, 16 anni, è un ragazzo strano.
Non sa cosa gli sta succedendo, ogni tanto la 'cosa' gli fa fare delle cose orribili, tanto che dopo, vorrebbe sprofondare sotto terra.
Ha in testa tante domande, ma non sa a chi farle.
Suo padre vive chiuso nel suo dolore e non è in grado di ascoltarlo.
Ha costruito un muro tra loro e l' unico consiglio che sa dargli è di 'volare basso, perché se voli troppo in alto, la caduta poi farà troppo male'.
di Melissa Da Costa
Melissa Da Costa in ‘Tutto il blu del cielo’ ci racconta dell’accompagnare.
Emile ha solo 26 anni e una forma di Alzheimer precoce e inesorabile. Così decide di fare quello che sognava da sempre ma che ha sempre rimandato. Decide di partire per un viaggio in mezzo alle montagne e alla natura con il camper.
Pubblica un annuncio online: ‘Cercasi compagno/a di viaggio per un'ultima avventura’, senza aspettarsi nulla. Quando riceve una risposta ne rimane molto sorpreso. Chi è questa Joanna che vuole partire con lui?
di Lorenzo Marone
Lorenzo Marone in ‘Tutto sarà perfetto’ ci racconta del ritornare. Ritornare alla casa dell’infanzia nell’isola di Procida dopo vent’anni di lontananza per sfuggire al dolore. Dolore per una madre morta troppo presto e per un padre, comandante di navi, che era sempre lontano e quando c’era, era sempre un comandante.
Andrea Scotto, fotografo quarantenne single, non si è mai preso sul serio ed ha fatto della leggerezza la sua difesa.
Sua sorella Marina deve assentarsi per un weekend e gli ha chiesto se può stare lui a Napoli con il padre malato a cui rimane ancora poco tempo da vivere.
Dopo tanto tempo è la prima volta che è costretto a stare con il padre.
di Franco Faggiani
Arriva un momento in cui si comincia a togliere. Non più cose da aggiungere, piuttosto si comincia a togliere: rumori, impegni, corse frenetiche.
E si scopre che questa nuova vita più lenta, più semplice, più silenziosa … è bella.
Ci mette in contatto con qualcosa di più autentico, qualcosa che pensavamo di aver perduto: una passeggiata nei boschi, il profumo di una pentola che borbotta in cucina, un fiore che fa capolino in giardino, una chiacchierata con un amico.
La manutenzione dei sensi di Franco Faggiani ci racconta di un cambiamento dove si comincia a togliere.
di Melissa Da Costa
Melissa Da Costa ci racconta la storia di Amande, di come la sua vita è andata in pezzi, del tempo necessario per stare nel dolore e di come ha ritrovato la strada per tornare alla vita.
Una narrazione delicata, un prendersi cura di sé.
Dopo la morte improvvisa del marito e della bambina che portava in grembo, il tempo si è fermato, nulla potrà mai essere come prima.
“Uscita dall’ospedale, tutto ciò che desideravo era fuggire dall’estate, dal sole cocente e dalla folla festante sulle rive del Rodano. Avrei preferito che fossero morti d’inverno, in una sera di pioggia torrenziale, sotto un cielo grigiastro. Non con un sottofondo di orchestre, petardi e risate, non in quel primo giorno d’estate.”
di Viola Ardone
Si può raccontare una rivoluzione sentimentale?
Viola Ardone ci accompagna nella vita di Zelda, una ricercatrice di filologia che dalle certezze dell’università accetta un incarico come insegnante di lettere in un liceo in provincia.
E’ cresciuta in un palazzo signorile sul lungomare di Napoli, davanti sole e terrazza vista mare, dietro i bassi: odore di aglio e un mormorio ostinato.
“Non tutti possono avere un padre e una madre a disposizione. Nel mio album lei non c'è mai stata. Era sempre da qualche altra parte a fare qualche altra cosa. Sono stata orfana di madre vivente.”
La madre ora si è persa nei rivoli dell’Alzheimer e Zelda la va a trovare, finalmente può raccontarle quello che non aveva mai osato prima.
di Laura Imai Messina
Ho letto questo libro per caso, senza aspettarmi nulla e invece … mi ha toccato l’anima.
Yui ha trent’anni ed ha vissuto la tragedia dello tsunami dell’11 marzo 2011. Quel giorno ha perso il suo paese, inghiottito dallo tsunami. Quel giorno ha perso sua madre, sua figlia e la gioia di essere al mondo. Superstite di quell’immenso disastro, naufraga nel dolore del suo lutto.
Un giorno viene a sapere che a Bell Gardia, nel nord del Giappone, c’è “un immenso giardino sul fianco scosceso di una montagna, in mezzo è installata una cabina al cui interno riposa un telefono non collegato, che trasporta le voci nel vento”. Ogni anno migliaia di persone si recano lì ed alzano la cornetta per parlare con chi non c’è più.
“Per rimarginare la vita serve coraggio, fortuna e un luogo comune in cui dipanare il racconto prudente di sé.”
Saggi sul principio femminile
AA.VV. Collana Temenos
Persiani Editore, 2020
Si può essere donna in modo autentico e creativo?
Questo libro tenta di presentare alcuni esempi di donne affascinanti e complesse, come le artiste Niki de Saint Phalle e Margaret Keane, la scultrice Camille Claudel e la scrittrice Marguerite
Yourcenar ...
C'è anche un mio contributo su quali sono le coppie che fanno crescere e quali invece quelle che, per mantenersi tali, bloccano l'individuazione dei partners.
Una raccolta a più voci che si propone di affrontare da diverse angolazioni il tema del femminile, inteso non solo come identità di genere, ma anche come principio archetipico.
Quest’argomentazione multiforme si fonda su una base comune, ossia uno dei caratteri principali della teoria dell’inconscio collettivo di Carl Gustav Jung: il rapporto tra Animus e Anima,
componenti astratte che formano l’archetipo del Sé e mediatori tra Io e Inconscio.
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Una lettura simbolica secondo la psicologia analitica
di Paola Palmiotto
Persiani editore, 2009
Alcuni miti sumeri sono interpretati come se fossero dei sogni. Gli dei sumeri ci mostrano una mitologia dove non c'è più l'archetipo della Grande Madre e dove non c'è ancora la supremazia incontrastata di Zeus. Il dio Enki, "colui la cui parola è giusta", rappresenta il maschile del pre-patriarcato. Ciò che lo caratterizza non è il conflitto, non è lo scontro, ma piuttosto la saggezza, l'integrazione di parti diverse, la capacità di trovare soluzioni altre.
"Ci sono due tipologie di eroi, l'eroe solare che combatte il mostro e conquista nuovi poteri, metafora dell'Io nascente che si differenzia dalla madre, e l'eroe lunare che scende nell'inconscio e si riconcilia al Sè, acquisendo rinnovamento e saggezza."
(da L'eroe dai mille volti di J. Campbell)
"Inanna riesce così a salvarsi, può ritornare dal mondo degli Inferi, ma a un prezzo, deve trovare un sostituto che scenda al posto suo.
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di Susanna Tamaro
Bompiani, 2013
Per presentarvi questo libro ne ho scelto alcuni brani:
"... Sono nata in uno dei giorni con meno luce dell'anno, nel cuore più profondo della notte. ... avevo orecchie sempre tese, sempre in ascolto, capaci di percepire anche il più piccolo scricchiolio del mondo.”
“Con Gianna eravamo felici ... Gianna ci faceva sentire amati.
Poi, un giorno, nell'autunno della mia terza elementare, il campanello rimase muto.
"Gianna non arriva" dissi timidamente. E lei, senza interrompere la sua attività, rispose: "Gianna non verrà mai più".
Risale a quell'epoca l'affacciarsi, nei miei pensieri, di una nuova categoria mentale, quella del vuoto. Prima una cosa c'era, poi non c'era più. Non era ben chiaro per quale ragione ciò avvenisse, ma era altrettanto chiaro che era un insidia di cui bisognava assolutamente tenere conto."
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Storia vera di Enaiatollah Akbari
di Fabio Geda
Dalai editore, 2012
Questo libro è la storia del viaggio di Eniat, che a 10 anni (forse) parte dall’Afganistan, attraverso l’Iran, la Turchia e la Grecia fino ad arrivare in Italia. Eccone qui alcuni brani:
"… Come si fa a cambiare vita così, Eniat? Una volta ho letto che la scelta di emigrare nasce dal bisogno di respirare. E’ così. E la speranza di una vita migliore è più forte di qualunque sentimento. Mia madre, ad esempio, ha deciso che sapermi in pericolo lontano da lei, ma in viaggio verso un futuro differente, era meglio che sapermi in pericolo vicino a lei, ma nel fango della paura di sempre."
"… Hai avuto paura?
Hamid ha smesso per un secondo di impilare le scatole di riso e legumi. S’è fermato, immobile. Non ho mai paura, Eniat, ha detto. E ho sempre paura. Non so più distinguere una cosa dall’altra."
"... Al tramonto ha indicato il mare e ci ha detto: la Grecia è in quella direzione, buona fortuna."
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