di Viola Ardone
Si può raccontare una rivoluzione sentimentale?
Viola Ardone ci accompagna nella vita di Zelda, una ricercatrice di filologia che dalle certezze dell’università accetta un incarico come insegnante di lettere in un liceo in provincia.
E’ cresciuta in un palazzo signorile sul lungomare di Napoli, davanti sole e terrazza vista mare, dietro i bassi: odore di aglio e un mormorio ostinato.
“Non tutti possono avere un padre e una madre a disposizione. Nel mio album lei non c'è mai stata. Era sempre da qualche altra parte a fare qualche altra cosa. Sono stata orfana di madre vivente.”
La madre ora si è persa nei rivoli dell’Alzheimer e Zelda la va a trovare, finalmente può raccontarle quello che non aveva mai osato prima.
di Laura Imai Messina
Ho letto questo libro per caso, senza aspettarmi nulla e invece … mi ha toccato l’anima.
Yui ha trent’anni ed ha vissuto la tragedia dello tsunami dell’11 marzo 2011. Quel giorno ha perso il suo paese, inghiottito dallo tsunami. Quel giorno ha perso sua madre, sua figlia e la gioia di essere al mondo. Superstite di quell’immenso disastro, naufraga nel dolore del suo lutto.
Un giorno viene a sapere che a Bell Gardia, nel nord del Giappone, c’è “un immenso giardino sul fianco scosceso di una montagna, in mezzo è installata una cabina al cui interno riposa un telefono non collegato, che trasporta le voci nel vento”. Ogni anno migliaia di persone si recano lì ed alzano la cornetta per parlare con chi non c’è più.
“Per rimarginare la vita serve coraggio, fortuna e un luogo comune in cui dipanare il racconto prudente di sé.”
Saggi sul principio femminile
AA.VV. Collana Temenos
Persiani Editore, 2020
Si può essere donna in modo autentico e creativo?
Questo libro tenta di presentare alcuni esempi di donne affascinanti e complesse, come le artiste Niki de Saint Phalle e Margaret Keane, la scultrice Camille Claudel e la scrittrice Marguerite
Yourcenar ...
C'è anche un mio contributo su quali sono le coppie che fanno crescere e quali invece quelle che, per mantenersi tali, bloccano l'individuazione dei partners.
Una raccolta a più voci che si propone di affrontare da diverse angolazioni il tema del femminile, inteso non solo come identità di genere, ma anche come principio archetipico.
Quest’argomentazione multiforme si fonda su una base comune, ossia uno dei caratteri principali della teoria dell’inconscio collettivo di Carl Gustav Jung: il rapporto tra Animus e Anima,
componenti astratte che formano l’archetipo del Sé e mediatori tra Io e Inconscio.
... leggi di più
Una lettura simbolica secondo la psicologia analitica
di Paola Palmiotto
Persiani editore, 2009
Alcuni miti sumeri sono interpretati come se fossero dei sogni. Gli dei sumeri ci mostrano una mitologia dove non c'è più l'archetipo della Grande Madre e dove non c'è ancora la supremazia incontrastata di Zeus. Il dio Enki, "colui la cui parola è giusta", rappresenta il maschile del pre-patriarcato. Ciò che lo caratterizza non è il conflitto, non è lo scontro, ma piuttosto la saggezza, l'integrazione di parti diverse, la capacità di trovare soluzioni altre.
"Ci sono due tipologie di eroi, l'eroe solare che combatte il mostro e conquista nuovi poteri, metafora dell'Io nascente che si differenzia dalla madre, e l'eroe lunare che scende nell'inconscio e si riconcilia al Sè, acquisendo rinnovamento e saggezza."
(da L'eroe dai mille volti di J. Campbell)
"Inanna riesce così a salvarsi, può ritornare dal mondo degli Inferi, ma a un prezzo, deve trovare un sostituto che scenda al posto suo.
... leggi di più
di Susanna Tamaro
Bompiani, 2013
Per presentarvi questo libro ne ho scelto alcuni brani:
"... Sono nata in uno dei giorni con meno luce dell'anno, nel cuore più profondo della notte. ... avevo orecchie sempre tese, sempre in ascolto, capaci di percepire anche il più piccolo scricchiolio del mondo.”
“Con Gianna eravamo felici ... Gianna ci faceva sentire amati.
Poi, un giorno, nell'autunno della mia terza elementare, il campanello rimase muto.
"Gianna non arriva" dissi timidamente. E lei, senza interrompere la sua attività, rispose: "Gianna non verrà mai più".
Risale a quell'epoca l'affacciarsi, nei miei pensieri, di una nuova categoria mentale, quella del vuoto. Prima una cosa c'era, poi non c'era più. Non era ben chiaro per quale ragione ciò avvenisse, ma era altrettanto chiaro che era un insidia di cui bisognava assolutamente tenere conto."
... leggi di più
Storia vera di Enaiatollah Akbari
di Fabio Geda
Dalai editore, 2012
Questo libro è la storia del viaggio di Eniat, che a 10 anni (forse) parte dall’Afganistan, attraverso l’Iran, la Turchia e la Grecia fino ad arrivare in Italia. Eccone qui alcuni brani:
"… Come si fa a cambiare vita così, Eniat? Una volta ho letto che la scelta di emigrare nasce dal bisogno di respirare. E’ così. E la speranza di una vita migliore è più forte di qualunque sentimento. Mia madre, ad esempio, ha deciso che sapermi in pericolo lontano da lei, ma in viaggio verso un futuro differente, era meglio che sapermi in pericolo vicino a lei, ma nel fango della paura di sempre."
"… Hai avuto paura?
Hamid ha smesso per un secondo di impilare le scatole di riso e legumi. S’è fermato, immobile. Non ho mai paura, Eniat, ha detto. E ho sempre paura. Non so più distinguere una cosa dall’altra."
"... Al tramonto ha indicato il mare e ci ha detto: la Grecia è in quella direzione, buona fortuna."
... leggi di più