Nel mare ci sono i coccodrilli

Storia vera di Enaiatollah Akbari

di Fabio Geda

Dalai editore, 2012

Questo libro è la storia del viaggio di Eniat, che a 10 anni (forse) parte dall’Afganistan, attraverso l’Iran, la Turchia e la Grecia fino ad arrivare in Italia. Eccone qui alcuni brani:

 

"… Come si fa a cambiare vita così, Eniat? Una volta ho letto che la scelta di emigrare nasce dal bisogno di respirare. E’ così. E la speranza di una vita migliore è più forte di qualunque sentimento. Mia madre, ad esempio, ha deciso che sapermi in pericolo lontano da lei, ma in viaggio verso un futuro differente, era meglio che sapermi in pericolo vicino a lei, ma nel fango della paura di sempre."

 

"… Hai avuto paura?

Hamid ha smesso per un secondo di impilare le scatole di riso e legumi. S’è fermato, immobile. Non ho mai paura, Eniat, ha detto. E ho sempre paura. Non so più distinguere una cosa dall’altra." 

 

"… Al tramonto ha indicato il mare e ci ha detto: la Grecia è in quella direzione, buona fortuna.  … cosa significa che la Grecia è da quella parte? Io vedo solo mare. Ma giustamente anche lui aveva la sua parte di paura, perché ciò che stava facendo era illegale, così ci ha abbandonato in cima alla collina e se n’è andato bofonchiando in turco. Abbiamo aperto la scatola di cartone. Conteneva il gommone – il gommone sgonfio certo – i remi – di remi ce n’erano perfino due di scorta – la pompa, lo scotch – li per lì ho pensato lo scotch? – e i giubbotti di salvataggio. Un kit perfetto. Da Ikea dei clandestini. Istruzioni e tutto."

 

"… Ecco, credo sia spuntata a quel punto, la barca. Ossia, non la barca, la nave. Una nave grandissima, un traghetto o che so io. … E’ passata vicino, molto vicino. Ha alzato onde altissime, diverse dalle onde naturali. Onde che si sono intrecciate con le altre e il gommone ha fatto un gesto strano, come un cavallo punto da un ape. E Liaqat non è riuscito a tenersi. Ho sentito le sue dita scivolare contro la mia spalla. Non ha urlato, no, non ne ha avuto il tempo. Il gommone lo aveva disarcionato all’improvviso.   … abbiamo continuato a remare e a gridare, a remare e a gridare. Girando in tondo attorno al punto in cui pensavamo potesse essere, anche se, con tutta probabilità, ne eravamo già lontani. Nulla, Liaqat se l’era preso il buio.

A quel punto – non so bene cosa sia successo: sarà stata la fatica, sarà stato lo sconforto, sarà stato che ci sentivamo troppo piccoli per non soccombere a tutto ciò – a quel punto è successo che ci siamo addormentati."

 

"… Come si trova un posto per crescere, Eniat? Lo riconosci perché non ti viene voglia di andar via. Certo, non perché sia perfetto. Non esistono posti perfetti. Ma esistono posti dove, per lo meno, nessuno cerca di farti del male."

 

(da Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda)

 


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